Nelle lettere del 6 Febbraio e del 1 Marzo 2021 avevamo scritto della necessità di avere un’Europa unita sotto tutti gli aspetti, economici, fiscali, legali, militari e con un parlamento che potesse veramente decidere su tutti gli ambiti della vita dei cittadini, soprattutto anche dei flussi migratori, non lasciando questo fardello a poche nazioni, vedi Italia, Grecia, Spagna. Come se l’averci elargito un recovery fund sostanzioso, potesse compensare l’arrivo in Italia di migliaia di immigranti. Come visto in Afganistan dove ognuna delle nazioni Europee ha agito ognuna per conto proprio, senza un vero coordinamento. Per l’occidente è il disastro più brutto che abbiamo vissuto ultimamente. Non si può delegare ad altri la sicurezza Europea.
ripartenza
Elvio Silvagni ha rilevato e rilanciato l’azienda di Coriano dopo il fallimento. «In cinque anni siamo tornati ad essere un punto di riferimento del mercato. La pandemia ha creato incertezza. Al Governo chiediamo scelte concrete»
Da calzature eleganti a calzature comfort e sportive, da 4 milioni di fatturato a 17 dell’ultimo bilancio grazie a 1 milione di scarpe vendute. L’uomo che ha rivoluzionato Valleverde, uno dei marchi simbolo della manifattura italiana, è Elvio Silvagni, oggi a capo del gruppo che comprende, oltre a Valleverde, Rafting Goldstar, Biochic e Biomodex con un fatturato complessivo di 40 milioni di euro nel 2019. Silvagni, originario di Fusignano, rilevò il marchio dell’azienda di Coriano (la società non aveva più dipendenti) 5 anni fa dal curatore fallimentare, pagandolo 9 milioni di euro. Operazione che portò a termine con la moglie Margherita e il figlio Paolo.