Il patron di Valleverde: «Grazie ai risparmi su energia e manodopera, nel Far East produrre un paio di scarpe costa il 30-40% in meno. Servono i dazi o moriamo»
mondo asiatico
Milano. Venerdì scorso Donald Trump ha minacciato dazi del 50 per cento con l’Europa e nel weekend li ha sospesi fino al 9 luglio. Elvio Silvagni, produttore di scarpe e proprietario del gruppo Valleverde, parlando con il Foglio delle possibili soluzioni, osserva: “Qualcuno ha mai riflettuto sul fatto che l’Europa importa merci da marchi statunitensi che producono in Estremo Oriente?”.
L’imprenditore Elvio Silvagni di Silver1, che opera con il marchio di scarpe, chiede a Bruxelles di tutelare la manifattura dalle produzioni low cost.
Ha scelto il claim «Sveglia Europa» per invitare le istituzioni di Bruxelles a sostenere l’industria e in particolare la manifattura legata alla moda, che è alle prese con una fase di forte criticità.
Il numero uno di Silver1, Silvagni: “Calzature, tessile e moda in difficoltà, impossibile competere sui prezzi. La globalizzazione è finita, occorrono norme per proteggere i settori più fragili”
Imprenditore a capo del Gruppo Silver1, attorno al quale ruotano i marchi di calzature Valleverde, Rafting Goldstar e Biomodex, Elvio Silvagni da mesi mette in guardia Governo ed Europa sulla grave crisi e sulle pesanti ripercussioni che, tra il ciclone delle produzioni asiatiche a basso costo e la tempesta dei dazi di Donald Trump, stanno colpendo il settore calzaturiero (e non solo) italiano.
