Tutti i nuovi governi beneficiano all’inizio del mandato di un momento di grazia; questo esecutivo è stato favorito anche dalla congiuntura economica mondiale favorevole, le persone dopo il COVID avevano voglia di fare. Ma come scrivevamo nella lettera n.12 del 22/09 /2022 sui quotidiani QN, i problemi sarebbero giunti un anno dopo. Come da noi previsto, l’inflazione si è attestata oltre il 10%, la Banca Centrale Europea ha dovuto di conseguenza alzare i tassi oltre il 4%. L’economia europea, come prevedibile, ora si sta fermando. Sarà un inverno molto problematico, le persone avranno il problema di arrivare a fine mese e non solo i redditi bassi, come sempre la priorità del governo ma, bloccando tutte le agevolazioni anche i redditi medi, che non vuol dire che siano persone ricche, e anch’essi devono pagare mutui, sostenere le loro spese, così anche quelle persone sono diventate povere.
Draghi
I primi 2 mesi di lavoro del Governo Draghi non si sono assolutamente rivelati all’altezza delle aspettative. Il Partito Moderato d’Italia, già scettico riguardo al metodo con cui questo Governo è nato, esprime ora la propria delusione riguardo alla mancanza di vero cambiamento rispetto al passato.
Per quanto riguarda l’economia, come era prevedibile il Governo ha dovuto prima assecondare i partiti della maggioranza, mentre alle reali esigenze di cittadini ed imprese sono andate solo briciole.
Nell’attuale dibattito politico, anche in relazione alla formazione del nuovo governo presieduto dal Prof. Draghi, si parla molto di Euro e di Unione Europea. Tuttavia, la costruzione dell’Europa è ancora incompleta.
Allo stato attuale la UE garantisce libertà di circolazione delle persone, delle merci e dei capitali. Inoltre, c’è un bilancio comune al quale i Paesi contribuiscono e dal quale ricevono sovvenzioni per le proprie imprese e le proprie infrastrutture.