Riflessioni sul momento storico e sui dazi.

PUBBLICATA SU IL FOGLIO

by admin

Contesto l’affermazione che i dazi siano dannosi per il commercio mondiale perché essi sono sempre esistiti e regolano il mercato. Il Presidente della Repubblica e il Ministro dell’Economia sostengono no ai dazi, ma questa affermazione, vista nell’attuale situazione mondiale, non è corretta.

L’America ha un forte squilibrio commerciale con quasi tutto il mondo, un debito quasi insostenibile per una nazione egemone che si sta facendo raggiungere e superare da altre nazioni sulla tecnologia. Sta nascendo una nuova alleanza mondiale, i Brics, con Cina, Russia, India, Sud Africa, Brasile che contano quattro miliardi di persone.

Non passerà molto tempo che il dollaro, l’America e la borsa di Wall Street saranno surclassati. I debiti commerciali enormi saranno un peso enorme da sostenere. Senza un riequilibrio, uguale a DAZI, nel futuro gli Stati Uniti potrebbe andare incontro al rischio bancarotta. Ora il Presidente americano sta gettando dei macigni, bisognerà poi vedere il risultato finale di tutto questo. Vuole l’annessione della Groenlandia, del canale di Panama, il Canada che deve diventare la cinquantunesima stella. Vuol far dimettere il presidente Ucraino, vuole le terre rare. Non si comprende che tipo di pace vuole in Ucraina. Vuole disimpegnarsi dalla Nato in Europa. L’Europa incompiuta deve essere molto preoccupata.

Membri del governo italiano sono andati o hanno telefonato alla presidenza degli Stati Uniti, forse per avere favori per l’Italia. In questa maniera, non parlando con una unica voce, quella della Comunità Europea, si fa il gioco degli Stati Uniti, disgregare l’Europa.   

In Italia vi sono tante medie e piccole aziende che subiscono una concorrenza spietata e sleale da dei produttori del Far East, con manodopera a bassissimo costo, costi dell’energia molto più bassi di quelli che le aziende pagano in Italia, materie prime meno costose. Soprattutto nel settore manifatturiero è giusto applicare DAZI sulle importazioni da quelle nazioni, per quei settori che subiscono una concorrenza sleale. Se l’Europa non decide di proteggere con DAZI i produttori Europei, tante aziende sono destinate a chiudere. Se l’Itala ha una bilancia dei pagamenti in attivo con l’estero, ma bisogna poi vedere quali settori e quale tipo di aziende ne stanno beneficiando, ciò non toglie che tantissime altre aziende nel manifatturiero si trovano in piena crisi e rischiano di chiudere, con la perdita di tanti posti di lavoro. Il governo vanta il dato dei tanti nuovi posti di lavoro creati, ma purtroppo la cassa integrazione è in forte crescita e il PIL italiano non aumenta. Se poi consideriamo il beneficio del bonus 110% sulle ristrutturazioni e i soldi ricevuti per i lavori del P.N.R.R., l’Italia è in forte recessione.

Nella comunità Europea vi sono tante aziende statali, parastatali e private che hanno un monopolio sul mercato, si possono permettere di fare dei giochi di potere, come sta avvenendo, per avere un’egemonia sul mercato. Possono automaticamente modificare i prezzi al primo accenno di una variazione del mercato ed hanno dei risultati meravigliosi, perché riescono far pagare gli aumenti a tante piccole aziende che ora si trovano in difficoltà.

In Italia negli ultimi anni sono state fatte delle leggi che obbligano tante piccole e medie aziende a spendere molti soldi per una burocrazia sempre maggiore. Si è iniziato con la fatturazione elettronica, con la nomina di un revisore fiscale. Nelle aziende medio piccole ogni giorno arrivano dei questionari da compilare da molti enti, è obbligatoria la gestione online dei rifiuti (RENTRI). Ora si aggiunge la legge che impone di assicurare il 100% dei danni contro eventi catastrofali. Le alluvioni in Emilia-Romagna si sono verificate per l’incuria delle amministrazioni locali, i fiumi erano pieni di tronchi che hanno fatto tappo sotto i ponti, si sono rotti gli argini, ci sono stati gli allagamenti. Con l’obbligo assicurativo che viene richiesto significa per le amministrazioni lavarsene le mani, le aziende pagano l’assicurazione, ma non si sa quali cavilli legali troveranno le assicurazioni per non pagare (come al solito). Le aziende pagano già allo stato molte tasse, le più care in Europa, per avere dei servizi e la tutela del territorio.

Se si fanno delle leggi che scaricano sempre più sulle imprese costi aggiuntivi, l’andamento di tante imprese peggiorerà e saranno a rischio chiusura. Le poche manutenzioni sul territorio non saranno fatte, abbiamo delle strade indecenti piene di buche, non si fa altro che aggiungere delle pezze ma durano pochi giorni. Se esentiamo lo stato di ogni responsabilità favoriamo gli amministratori e la politica, e avremo sempre dei disservizi.

QUESTI SONO I DAZI CHE PAGANO LE AZIENDE ITALIANE

Gli stipendi che si pagano in Italia a tanti lavoratori sono molto bassi e al limite della sopravvivenza. E‘ colpa della concorrenza estera non regolamentata dai DAZI e tanti settori, con l’aumento dei prezzi dei prodotti, rischiano di perdere il poco lavoro esistente. Su energia e materie prime lo Stato dovrebbe intervenire, ma abbiamo visto solo qualche beneficio durante il COVID. L’assenza attuale è imbarazzante, noi imprenditori non siamo certo contenti della situazione dei nostri dipendenti, ma è lo Stato che deve risolvere il problema.

Noi Europei siamo stati considerati dei parassiti. Un Europa incompiuta non basta, bisogna completare l’unione, un’Europa Federale veramente unita, un parlamento unico che possa decidere in pochissimo tempo, la giustizia, un esercito comune, il territorio, la finanza, una sola moneta per tutti, sono i pilastri per una nuova Europa. Non può esserci un sistema, come è stato concepito tantissimi anni fa, dove una sola nazione esprimendo un veto può bloccare leggi importanti. In questo momento le decisioni devono essere immediate. Le nazioni che vogliono i previlegi dell’Europa ma in realtà non ci credono e vogliono solo ostacolarla devono andarsene. L’Europa è formata da nazioni democratiche ma devono convivere con nazioni che si ritengono democratiche ma in realtà sono dittature, gli oppositori vengono arrestati, chi è al potere può decidere all’istante. Bisogna essere uniti e pro-Europa, e non pro- Cina, Russia, America.

MADE IN EUROPE – SVEGLIA EUROPA – DIFENDIAMO L’EUROPA

Elvio Silvagni Amministratore Unico Silver 1 Srl

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